Giannetta la ragazza di Rodi

In questa piazza Giannetta era solita incontrarsi con le amiche nel breve tempo che trascorse a Viareggio.
Giannetta Levi (Jeannette Levi) era nata il 13 novembre 1924 da una famiglia ebraica di Rodi. L’incontro e l’affetto per un marinaio viareggino la portarono nella nostra città nel gennaio 1942. Giannetta fu ospitata dalla famiglia del fidanzato. Ben presto la sua gentilezza conquistò affetto e amicizie nel vicinato.
Nell’autunno 1943, la vita di Giannetta, come quella di tutti gli ebrei presenti nel territorio della Repubblica Sociale Italiana, diventò sempre più precaria. Infatti con l’ordine di polizia n. 5, le autorità fasciste procedettero all’arresto degli ebrei e alla confisca dei loro beni.
I primi di dicembre Giannetta fu condotta a Bagni di Lucca nel campo di concentramento provinciale per ebrei. Il 23 gennaio 1944 gli ebrei del campo – e Giannetta tra questi – vennero consegnati dai militi della Guardia nazionale repubblicana agli occupanti tedeschi. Dopo una sosta a Firenze, Giannetta e gli altri furono condotti a Milano e il 30 gennaio furono inviati ad Auschwitz con lo stesso convoglio di Liliana Segre.
Giannetta non fece ritorno.

Per approfondire: Silvia Angelini e Alberta Bezzan, Adio querida. Jeannette Levi: Rodi, Viareggio, Auschwitz, contenuto nel sito, a questo link:
Documenti e studi, n. 50, p. 33-45

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Giannetta la ragazza di Rodi

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