L’eccidio di Valpromaro

ECCIDIO-VALPROMAROIl piccolo borgo di Valpromaro ha il triste primato di essere stato il luogo di una delle prime stragi commesse dalle truppe tedesche nella bassa Versilia.
Il massacro del 30 giugno 1944 si inserisce infatti all’inizio di quel periodo di estrema violenza nei confronti dei civili che interessò l’area versiliese nei mesi e nelle settimane che precedettero la liberazione. Esso scaturì da una tipica operazione di rappresaglia generata dall’uccisione, nelle prime ore del 29 giugno, di due portaordini della 65a Divisione di fanteria della Wehrmacht, sorpresi nei pressi di Piazzano – a due chilometri da Valpromaro – da un distaccamento della formazione partigiana “Mulargia”. Non appena la notizia raggiunse il locale comando tedesco, venne immediatamente organizzato un rastrellamento della zona, che entro la fine della mattinata aveva portato alla cattura di 25 uomini residenti a Valpromaro e due cittadini di Torre del Lago che si trovavano loro malgrado nei pressi. Dieci prigionieri vennero lasciati a Valpromaro a garanzia di ulteriori azioni partigiane mentre gli altri furono incolonnati verso San Macario. Nel frattempo il parroco del paese, Don Chelini, si offrì prigioniero assieme al professor Pizzi, riuscendo a far liberare alcuni ostaggi, ma la situazione, già estremamente tesa, precipitò quando un distaccamento della formazione “Ceragioli” catturò un soldato tedesco a Gombitelli, mentre costui stava perpetrando di sua iniziativa una serie di atti di violenza e saccheggio nel paese.
Il giorno successivo, 30 giugno, una pattuglia tedesca si recò nel paese alla ricerca del proprio commilitone, ma non riuscendo a trovarlo iniziò ad incendiare alcuni edifici, mentre a Valpromaro venne presa la decisione di giustiziare i prigionieri, che in quel momento ammontavano a 17 persone. Furono intavolate alcune trattative, con le quali si riuscì a liberare cinque di essi: due parroci, il fratello e il cognato di un tenente della Milizia fascista e il professor Pizzi. Per i dodici rimasti, tutti di età compresa tra i 17 e i 52 anni, non ci fu però niente da fare: furono tutti passati per le armi in località “Le Gavine”.


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L\'eccidio di Valpromaro 43.903754, 10.373348 L\'eccidio di Valpromaro30 giugno 1944: la prima strage tedesca in Versilia(continua a leggere)
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