Per ben 70 volte, dal novembre 1943 al settembre 1944, le bombe (oltre 1.700 in tutto) colpiscono Viareggio.
L’obiettivo principale è rappresentato dalla ferrovia, dalla via Aurelia, dalle aziende in Darsena (Fervet e cantieri), ma le bombe colpiscono un po’ ovunque e uccidono 125 civili. Anche dopo la liberazione la città rimane esposta ai cannoneggiamenti delle truppe tedesche, che provocano ulteriori danni materiali e altri 5 morti.
Il più tragico raid aereo si ha il 13 marzo 1944: vengono colpite la stazione ferroviaria e lo scalo merci, ma anche il cavalcavia, sotto il quale si trova un treno passeggeri. Il bilancio è di 62 morti e 79 feriti, quasi tutti residenti altrove e sfortunati viaggiatori su quel convoglio.
A causa dell’incalzare delle violenze belliche, Viareggio viene sfollata in modo pressoché totale. L’ordine di evacuazione della città è emanato il 17 aprile 1944.
Il Cavalcavia – 13 marzo 1944, il bombardamento più distruttivo