Alle 13.08 del 6 gennaio 1944 una formazione di ventidue aerei americani B-26 Marauders decollati dalla Sardegna e in forza al 319th Bomber Group sgancia 124 bombe da 500 libbre sopra la stazione ferroviaria di Lucca e l’adiacente quartiere di San Concordio in Contrada.
Vengono colpiti binari di servizio e linee di servizio al centro dello scalo, ma anche le Officine Meccaniche Lenzi (che partecipano in modo importante alla produzione bellica italiana, blindando automezzi e realizzando anche strutture metalliche di vario tipo, tra cui ponti e sostegni a tralicci ed elettrodotti) e parecchie abitazioni.
I morti sono ventiquattro, alcuni dei quali sul colpo, altri nei giorni successivi a seguito delle ferite riportate nel raid.
I loro nomi:
Carlo Bolognesi, 46 anni, e Idelma Bagni, 46 anni (marito e moglie);
Lirio Botti, 31 anni;
Angelo Baragatti, 58 anni;
Pietro Brizzi, 42 anni, e Assunta Simi, 49 anni (marito e moglie);
Eugenia Ciucci, 65 anni;
Natale Castellani, 45 anni;
Gino Ghilardi, 46 anni;
Clemente De Santi, 67 anni;
Elia Galli, 55 anni;
Egidio Lembi, 70 anni, e Ada Fenili, 58 anni (marito e moglie);
Ermanno Maggiani, 33 anni;
Maria Mammini, 42 anni;
Giovan Battista Milani, 40 anni;
Isaura Guidi, 47 anni, e Pier Luigi Milani, 10 anni (madre e figlio);
Arturo Pazzagli, 53 anni;
Tina Tortelli, 50 anni, e Ilaria Mazzoni, 15 anni (madre e figlia);
Giovanna Da Prato, 17 anni;
Mario Sbrana, 18 anni;
Gino Barsella, 42 anni.